In una lettera al segretario generale dell’ONU e al Consiglio di Sicurezza, la missione dell’Iran al Palazzo di Vetro ha affermato che “sono attualmente in corso indagini approfondite per identificare gli autori e gli organizzatori dietro le esplosioni terroristiche a Kerman” e “siamo impegnati a sfruttare tutti i meccanismi disponibili per chiederne conto ai responsabili e ai loro complici”. Inoltre, la Repubblica islamica ha chiesto che il segretario generale e il Consiglio di Sicurezza condannino inequivocabilmente questi atti terroristici.
Almeno 84 persone - secondo un bilancio corretto al ribasso giovedì - sono morte e 284 sono rimaste ferite ieri per due esplosioni - a distanza di alcuni minuti una dall’altra - che hanno colpito una zona vicino al cimitero dove è sepolto il generale dei Pasdaran Qassem Soleimani.
Iran oltre 100 morti in un attentato
Telegiornale 03.01.2024, 20:00
Il governatore provinciale ha affermato che si è trattato di un attacco terroristico, finora non rivendicato, e sarebbe il più grave nella storia della Repubblica islamica. Altre autorità iraniane hanno accusato dei “mercenari” che sarebbero stati reclutati da Israele, USA o dai Paesi del Golfo. Ma la lista degli oppositori del regime è lunga: dall’IS ai separatisti del Beluchistan, dalla minoranza araba dell’Ahwaz, ai curdi e ai mujaheddin.
Da parte sua, il presidente Ebrahim Raisi ha assicurato che i “responsabili saranno identificati e puniti”. Non ha però ancora puntato il dito contro nessuno.