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L’Iran all’ONU: cerchiamo gli autori degli attacchi

La missione di Teheran al Palazzo di Vetro ha affermato che “sono attualmente in corso indagini approfondite per identificare gli autori e gli organizzatori dietro le due esplosioni terroristiche a Kerman”

  • 4 gennaio, 05:54
  • 4 gennaio, 09:00
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Il luogo delle esplosioni a Kerman

  • Reuters
Di: ATS/RSI INFO

In una lettera al segretario generale dell’ONU e al Consiglio di Sicurezza, la missione dell’Iran al Palazzo di Vetro ha affermato che “sono attualmente in corso indagini approfondite per identificare gli autori e gli organizzatori dietro le esplosioni terroristiche a Kerman” e “siamo impegnati a sfruttare tutti i meccanismi disponibili per chiederne conto ai responsabili e ai loro complici”. Inoltre, la Repubblica islamica ha chiesto che il segretario generale e il Consiglio di Sicurezza condannino inequivocabilmente questi atti terroristici.

Almeno 84 persone - secondo un bilancio corretto al ribasso giovedì - sono morte e 284 sono rimaste ferite ieri per due esplosioni - a distanza di alcuni minuti una dall’altra - che hanno colpito una zona vicino al cimitero dove è sepolto il generale dei Pasdaran Qassem Soleimani.

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Il governatore provinciale ha affermato che si è trattato di un attacco terroristico, finora non rivendicato, e sarebbe il più grave nella storia della Repubblica islamica. Altre autorità iraniane hanno accusato dei “mercenari” che sarebbero stati reclutati da Israele, USA o dai Paesi del Golfo. Ma la lista degli oppositori del regime è lunga: dall’IS ai separatisti del Beluchistan, dalla minoranza araba dell’Ahwaz, ai curdi e ai mujaheddin.

Da parte sua, il presidente Ebrahim Raisi ha assicurato che i “responsabili saranno identificati e puniti”. Non ha però ancora puntato il dito contro nessuno.

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