I cittadini lituani votano oggi, domenica, per eleggere il presidente della Repubblica, in un clima di preoccupazione per la crescente influenza della Russia nella regione. La Lituania, nazione baltica di 2,8 milioni di abitanti, continua a sentire la pressione del suo temibile vicino orientale. La tensione geopolitica sta portando tutti i principali candidati alla presidenza a condividere una rara unanimità sull’urgenza di aumentare la spesa militare nazionale.
L’attuale presidente Gitanas Nauseda, la prima ministra Ingrida Simonyte e l’avvocato conservatore Ignas Vagele, pur essendo divisi su questioni economiche e sociali, concordano sull’importanza di rafforzare le difese del paese. In testa ai sondaggi troviamo l’uscente Nauseda, tallonato da Simonyte e Vagele.
Il presidente lituano uscente, Gitanas Nauseda, ha votato in seggio durante il primo turno elettorale.
Di fronte alla delicata situazione geopolitica Simonyte propone di aumentare la spesa per la difesa al 3% del PIL nazionale e di potenziare le forze corazzate e le difese aeree, essenziali per la sicurezza del Paese. Anche Vagele, pur mostrando una certa prudenza, sostiene la necessità di una verifica sulla sostenibilità finanziaria di tali misure.
Elettori in coda al seggio a Vilnius, in Lituania.
Questo primo turno dell’elezione è segnato principalmente dalla questione della difesa nazionale, accentuata dai timori nei confronti dell’aggressivo vicino russo, che al sud confina con la Lituania tramite l’enclave di Kaliningrad. La decisione di oggi non solo determinerà il futuro leader lituano, ma anche il corso delle politiche di difesa e sicurezza della Lituania nei confronti della Russia. Le urne chiuderanno alle 19:00 svizzere.
RG delle 12.30 del 12.05.2024 - Elezioni in Lituania
RSI Info 12.05.2024, 14:40
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