L’accordo di tregua, annunciato martedì sera, segna “una nuova partenza” per il Libano. Con queste parole il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha posto il sigillo al cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah che entrerà in vigore alle 4 di mercoledì notte (le 3 in Svizzera). Nei prossimi giorni gli USA, ha proseguito Biden, “lanceranno una nuova iniziativa insieme a Turchia, Egitto, Qatar, Israele e altri Paesi per raggiungere il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas”. La tregua di oggi, ha detto il presidente, “ci avvicina alla realizzazione di un’agenda permanente che ho spinto per la regione durante tutta la mia presidenza, una visione per il futuro del Medio Oriente”.
Forse anche per non rubare gli ultimi riflettori al presidente uscente, Netanyahu si era limitato poche ore prima ad annunciare che c’era il “sì alla tregua in Libano” e che l’intesa sarebbe stata vagliata dal suo gabinetto di politica e sicurezza. Un passo, formale, che è stato compiuto in serata con il via libera da parte di dieci ministri contro un solo contrario.
Nel darne notizia l’Ufficio del premier ha aggiunto che “Israele apprezza il contributo degli Stati Uniti in questo processo e mantiene il diritto di agire contro qualsiasi minaccia alla sua sicurezza”. La nota ha riferito anche che “Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha parlato con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e lo ha ringraziato per il coinvolgimento degli Stati Uniti nell’ottenimento dell’accordo di cessate il fuoco in Libano e per l’intesa che Israele manterrà la libertà d’azione nei suoi territori”.
In una dichiarazione congiunta con Biden, sempre diffusa in serata, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la tregua “porrà fine ai combattimenti in Libano e proteggerà Israele dalla minaccia di Hezbollah e delle altre organizzazioni terroristiche che operano dal Paese”. L’accordo, affermano i due presidenti, “creerà le condizioni necessarie per un ripristino duraturo della calma e il ritorno sicuro alle loro case di chi abita sui due lati della Linea blu”, la frontiera tra i due Paesi tracciata dalla Nazioni Unite. Washington e Parigi assicureranno che l’accordo di cessate il fuoco in Libano sia “attuato nella sua interezza”.
È una “notizia molto incoraggiante”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha commentato l’annuncio del cessate il fuoco, affermando che l’intesa rafforzerebbe “la sicurezza interna e la stabilità” del Libano. L’annuncio è incoraggiante, “innanzitutto per il popolo libanese e israeliano colpito dai combattimenti”, ha affermato Von der Leyen su X. “Il Libano avrà l’opportunità di aumentare la sicurezza interna e la stabilità grazie alla ridotta influenza di Hezbollah”.
Il DFAE: “È tempo che le sofferenze dei civili finiscano”
La Svizzera “accoglie con favore” l’annuncio di un cessate il fuoco in Libano, ha dichiarato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) martedì sera su X. “È tempo che le sofferenze dei civili finiscano”.
La Svizzera chiede anche l’instaurazione di una tregua a Gaza, il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi e un aumento degli aiuti umanitari, ha aggiunto il DFAE.
Annunciato un accordo
Telegiornale 26.11.2024, 20:00