Il senatore democratico della California Adam Schiff ha chiesto al Congresso di indagare se il presidente Donald Trump abbia commesso insider trading o manipolazione del mercato quando ha all’improvviso sospeso una serie di dazi, facendo schizzare alle stelle i prezzi delle azioni. In mattinata, poco dopo l’apertura dei mercati, aveva invitato su Truth a comprare azioni.
“Farò del mio meglio per scoprirlo - ha detto Schiff al Time – I memecoin di famiglia e tutto il resto non sono al di fuori di insider trading o di arricchimento personale. Spero di scoprirlo presto”.
Mercoledì, al termine di una giornata sulle montagne russe con la decisione di sospendere per 90 giorni i dazi per la maggior parte dei Paesi tranne la Cina, Donald Trump aveva commentato su Truth: “Che giornata, ma altri giorni meravigliosi ci aspettano!”.
La tregua sui dazi e la possibile manipolazione delle borse
SEIDISERA 10.04.2025, 18:00
Contenuto audio
Il post di Trump
In mattinata, prima delle 10 ora locale, quando la Borsa statunitense era già aperta, ha invitato i cittadini a comprare azioni sulla sua piattaforma social Truth. “Questo è un ottimo momento per comprare”, ha scritto in lettere maiuscole con tre punti esclamativi. Il post era firmato con le sue iniziali DJT. Meno di quattro ore dopo, Trump ha annunciato in un secondo post che avrebbe sospeso per 90 giorni la maggior parte delle tariffe entrate in vigore ieri, mercoledì. Questo ha fatto impennare i mercati azionari statunitensi.
Gli indici più importanti della borsa statunitense sono saliti dall’8 al 12%. E poiché si deve presumere che Donald Trump sapesse fin dal suo primo post quello che avrebbe pubblicato neanche quattro ore dopo, puzza fortemente di insider trading. Tutti coloro che hanno letto il suo primo post hanno incassato. Per questo motivo, secondo le agenzie di stampa, vari esperti di compliance e politici chiedono ora un’indagine.
Ma si indagherà veramente sulla manipolazione del mercato azionario da parte di Trump? “Non riesco a immaginarlo, soprattutto perché molti dipendenti della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense sono stati licenziati. – spiega Charlotte Jacquemart, redattrice economica alla SRF - In un mondo normale, un governo farebbe certamente indagare sulla questione”.
Tuttavia i post di Trump non sorprendono, come afferma ancora la giornalista. “Anche durante il suo primo mandato, ha occasionalmente pubblicato tweet con informazioni rilevanti per i prezzi durante le contrattazioni e in quel momento ha influenzato principalmente i prezzi delle singole azioni. Alle società non è esplicitamente consentito farlo: devono comunicare tutte le informazioni sensibili sui prezzi prima o dopo la chiusura delle contrattazioni. Questo aspetto è fondamentale per un’attività di mercato equa, in quanto è l’unico modo per garantire che tutti gli attori del mercato siano trattati in modo equo”.
Trump ci ha guadagnato?
Trump ha firmato il suo primo post con le iniziali DJT. Queste tre lettere sono anche l’abbreviazione in borsa della sua piattaforma Truth Social. Ciò significa che molti investitori hanno acquistato le azioni - le sue azioni, se preferite - dopo questo primo post e il prezzo delle azioni di DJT è salito del 22%. Trump possiede il 53% di DJT. Questo corrisponde a un profitto di ben 200 milioni di dollari per lui personalmente.
Solo le azioni Tesla hanno registrato un andamento altrettanto positivo. Anche in questo caso, tuttavia, il segretario al commercio di Trump ha dichiarato in un’intervista televisiva di qualche giorno fa che le azioni Tesla dovrebbero essere acquistate ora, perché non saranno mai più così a buon mercato. “I consigli sul mercato azionario da parte del governo statunitense non sono certo graditi” conclude Jacquemart.

Dazi sospesi, le borse volano
Telegiornale 10.04.2025, 12:30