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L'Europa blinda le frontiere

Controlli sistematici e coordinati anche per i cittadini dell'Unione

  • 20 novembre 2015, 22:20
  • 7 giugno 2023, 15:13
Frontiere sempre più controllate anche per i cittadini UE

Frontiere sempre più controllate anche per i cittadini UE

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L'Europa blinda le sue frontiere esterne dopo gli attacchi kamikaze di Parigi, con controlli sistematici e coordinati anche per i cittadini UE nel tentativo di stringere le maglie sul fenomeno dei foreign fighters, arma letale in mano all'IS, mentre il commissario Dimitris Avramopoulos, si spinge «un passo oltre» e al consiglio straordinario Interni-Giustizia UE lancia l’idea di un'agenzia di 007 europei. Ma sul progetto Berlino e Parigi tirano il freno a mano.

Quanto alla stretta sulle frontiere esterne, il ministro dell'interno italiano Angelino Alfano la definisce «un indurimento pesante» ma «necessario». Dal canto loro invece Francia e Germania manterranno i controlli anche ai confini interni fino a quando la crisi terrorismo non si sarà normalizzata. La decisione ha delle conseguenze anche sui flussi migratori sulla rotta dei Balcani.

In realtà i controlli sistematici alle frontiere esterne per i cittadini UE, erano già possibili da febbraio. La decisione era stata presa dopo l'attacco a Charlie Hebdo, ma molti Stati non li hanno messi in atto. Per questo motivo la Francia, col sostegno degli altri Paesi, ora preme sulla Commissione affinché presenti una revisione mirata all’accordo di Schengen, entro fine anno, per renderli obbligatori. Ma in questo caso è l'esecutivo di Bruxelles a frenare.

Red.MM/ATS/Swing

L'impegno della Svizzera

La volontà di rafforzare i controlli ai confini esterni dell’UE interessa anche la Svizzera visto che i suoi aeroporti sono considerati come frontiere esterne dello spazio Schengen. La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga presente al vertice di Bruxelles ha salutato positivamente le nuove proposte europee e annunciato nuovi sforzi elvetici nella condivisione delle informazioni. La Svizzera, ha ricordato Sommaruga, è tra i soli cinque Stati che trasmettono regolarmente informazioni a Europol auspicando che un numero maggiori di membro dello spazio Schengen procedano nella stessa maniera, pena grosse lacune nella sicurezza.

Dal TG20:

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