L'Iran apre all'AIEA

L'Iran ha accettato di rimettere in funzione le telecamere e i sistemi di sorveglianza in diversi siti nucleari e di aumentare il ritmo delle ispezioni, ha dichiarato sabato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Grossi al suo ritorno da Teheran.

"Abbiamo raggiunto un accordo. Dovrebbe essere questione di poco", ha dichiarato Rafael Grossi ai giornalisti all'aeroporto di Vienna.

Inoltre, il numero di visite all'impianto sotterraneo di Fordo (a un centinaio di chilometri a sud di Teheran), dove sono state recentemente rilevate particelle arricchite a livelli prossimi a quelli di una bomba atomica, sarà aumentato del 50%.

L’obbiettivo del viaggio di Grossi in Iran sembra dunque raggiunto: il numero uno dell’AIEA si era recato a Teheran proprio per cercare di ottenere un migliore accesso per i suoi ispettori e per affrontare le questioni irrisolte sulle presunte attività nucleari clandestine del passato. Grossi ha in ogni caso affermato che i colloqui coi massimi dirigenti iraniani si sono svolti in un clima costruttivo e di franchezza, ciò che permette di guardare con fiducia alla possibilità di raggiungere importanti accordi.