Il nome di Youssef Zaghba, di padre marocchino e madre italiana, identificato come il terzo terrorista dell'attacco di Londra, era stato condiviso dalle autorità italiane nel circuito internazionale d'intelligence.
Zaghba era stato fermato all'aeroporto di Bologna nel 2016, città da cui stava per prendere un volo diretto a Istanbul. Il ventenne aveva con sé solo un piccolo zaino, il passaporto e un biglietto di sola andata: circostanze sospette, che insieme alla rotta aerea per la Turchia, ne fecero disporre il fermo per accertamenti. I successivi controlli accertarono che all'epoca non vi erano nei suoi confronti elementi di pericolosità tali da richiederne l'arresto ma il suo nome, come avviene per altre decine di persone, fu comunque segnalato nel circuito, perché ritenuto un soggetto a rischio radicalizzazione. Dopo il fermo di Bologna dei servizi italiani fu mandato un appunto a quelli londinesi.
ATS/ANSA/M. Ang.
RG delle 12.30 del 6 giugno 2017; il servizio di Giancarlo Ciccone
RSI Info 06.06.2017, 16:19
Contenuto audio
RG delle 18.30 del 6 giugno 2017; il servizio di Claudio Bustaffa
RSI Info 06.06.2017, 20:34
Contenuto audio
TG 12.30 del
Londra, polemica sulle autorità
Telegiornale 06.06.2017, 14:30
TG 20 del
Italo-marocchino il terzo attentatore
Telegiornale 06.06.2017, 22:00