L’Unione europea ha ribadito domenica che il referendum in Crimea è “illegale” e che il risultato che scaturirà dalle urne “non verrà riconosciuto”. La posizione è stata espressa in una dichiarazione congiunta del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e del presidente della Commissione UE José Manuel Barroso
“Ribadiamo la forte condanna alla violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina e chiediamo alla Russia di riportare le sue forze armate ai numeri pre-crisi e nelle loro aree di stazionamento permanenti”, scrivono i due leader.
Lunedì le sanzioni
I ministri degli affari esteri dei 28 “valuteranno la situazione domani e decideranno su ulteriori misure”, ovvero sanzioni contro la Russia, “in linea” con quanto deciso dai capi di Stato e di Governo durante il vertice straordinario del 6 marzo.
Gli USA sulla stessa lunghezza d'onda
La medesima posizione, di non riconoscimento del voto, è stata anche ribadita dal segretario di Stato americano John Kerry in una telefonata con il ministro degli esteri di Mosca Serghei Lavrov, come riferito da fonti dell’amministrazione USA. Washington è “fortemente preoccupata per le continue provocazioni” russe nell'est dell'Ucraina e per le attività militari in atto in alcune zone contigue alla Crimea.
Ansa-AFP/cos
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RG 18.30 - Il reportage dalla Crimea di Pierre Ograbek
RSI Info 16.03.2014, 19:33
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RG 18.30 - Tomislava Penkova (ISPI), al microfono di Monica Terzaghi
RSI Info 16.03.2014, 19:33
L'intesa UE-Ucraina
Un accordo a tutto campo, dalla cooperazione in politica estera all'energia, passando per le riforme della giustizia sino alle misure commerciali. È l'intesa di “nuova generazione” che l'Unione europea ha messo sul piatto dell'Ucraina e che va molto oltre quelle finora siglate con altri paesi terzi, perché è ciò che più si avvicina a un'adesione all'UE, pur senza esserlo.
Kiev dovrebbe firmare la parte politica dell'accordo venerdì 21 marzo al vertice UE. Bruxelles la scorsa settimana ha inoltre annunciato un ulteriore pacchetto da 11 miliardi di euro a sostegno dell'economia ucraina. Ecco i punti principali dell’accordo:
POLITICA ESTERA E SICUREZZA: cooperazione rafforzata con focus sulle questioni regionali, prevenzione dei conflitti, gestione delle crisi, armi di distruzione di massa e disarmo.
GIUSTIZIA: piano di liberalizzazione dei visti, da immigrazione a lotta alla criminalità, antiterrorismo, stato di diritto.
ENERGIA: focus sulla sicurezza delle forniture, graduale integrazione dei mercati UE-Ucraina, sicurezza nucleare.
COMMERCIO: non solo la creazione di una semplice aerea di libero scambio, ma la progressiva convergenza agli standard UE, da quelli tecnico-sanitari ad appalti pubblici e investimenti.
ALTRE AREE CHIAVE: previsti cooperazione e avvicinamento a norme UE su trasporti, industria, ambiente, telecomunicazioni, banche, servizi finanziari, turismo, agricoltura, spazio, educazione e ricerca.