Un inferno di fuoco continua a devastare la California. Le fiamme divampate il 27 luglio nel nord dello Stato non accennano a placarsi e l'immenso rogo nato dall'unione di due fronti, il Ranch Fire e il River Fire, è diventato il peggiore nella storia californiana. Nelle ultime ore le fiamme stanno divorando un'area sempre più estesa, ormai pari a 1’145,26 chilometri quadrati: una superficie maggiore di quella di New York e quasi pari a quella di Los Angeles. E la situazione non accenna a migliorare a causa dei venti forti e delle elevate temperature.
Secondo CalFire, la protezione civile californiana, le fiamme del Mendocino Complex sono cresciute di circa l'80% da venerdì sera, e finora sono state contenute soltanto per il 30%. I vigili del fuoco impegnati per spegnere il rogo sono oltre 14'000 e 75 sono le residenze già distrutte dall’immenso rogo.
Ma i roghi che le autorità stanno combattendo in tutto lo stato sono 16: il Carr Fire, giunto alla terza settimana, ha distrutto oltre 1'600 strutture, mentre l'ultimo è divampato lunedì nella contea di Orange, non lontano da San Diego. “Combattere questi incendi implacabili richiede uno sforzo enorme”, ha affermato il governatore della California Jerry Brown, chiedendo al presidente Donald Trump di dichiarare lo stato di grave calamità naturale.
La California resta in fiamme
Telegiornale 09.08.2018, 22:00