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La Russia colpisce l’infrastruttura energetica ucraina

Nuovo massiccio attacco missilistico - “La risposta all’uso degli ATACMS contro la Russia”, fa sapere il Ministero della difesa di Mosca

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RG 12.30 del 13.12.2024 La corrispondenza di Davide Maria De Luca

RSI Info 13.12.2024, 13:33

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Di: AFP/pon 

È la replica al nuovo uso di missili ATACMS contro il territorio russo: così il Ministero della difesa russo, in un comunicato, spiega il nuovo massiccio attacco sferrato nelle prime ore del mattino di venerdì. Si è trattato della dodicesima ondata dell’anno e di una delle più massicce dall’inizio del conflitto: secondo Kiev, l’esercito russo ha lanciato 94 missili da crociera e balistici (81 dei quali sarebbero stati abbattuti, anche con l’ausilio dei caccia F-16) e 200 droni prendendo di mira in particolare le infrastrutture energetiche e causando problemi all’erogazione in vaste aree. La metà della regione di Ternopil è senza elettricità. Sarebbero stati utilizzati anche alcuni ipersonici Kinzhal.

La portata complessiva dei danni è ancora ignota, ma l’operatore DTEK ne segnala di importanti alle centrali termiche. Gli allarmi hanno risuonato in tutto il Paese. Esplosioni sono state registrate a Odessa e Leopoli e in generale nell’ovest, nel sud e nel centro dell’Ucraina. Non si segnalano vittime. Kiev, per bocca del ministro degli esteri Andrii Sybiha è tornata intanto a chiedere all’Occidente almeno una ventina di sistemi di difesa antiaerea in più.

La prima volta che l’Ucraina aveva usato gli ATACMS in Russia, il Cremlino aveva risposto con il missile sperimentale Oreshnik, andato a colpire un impianto industriale presso Dnipro. Stavolta lo ha fatto in modo “più convenzionale” ma altrettanto esplicito, facendo riferimento diretto all’attacco degli scorsi giorni in cui armi statunitensi sono state usate per colpire un aerodromo a Taganrog, nella regione di Rostov.

L’uso degli ATACMS era stato permesso, dopo insistenti richieste ucraine, dal presidente uscente Joe Biden. Il suo successore eletto Donald Trump potrebbe ritirare questo via libera, che giovedì ha definito “un errore molto grande” perché non fa che esacerbare il conflitto. La posizione di Trump “coincide completamente con la posizione” di Mosca, ha fatto sapere venerdì il Cremlino. Per il portavoce Dmitri Peskov, tuttavia, non è ancora possibile sapere quali saranno, nei fatti, le azioni della prossima amministrazione di Washington.

Peskov è poi tornato a ribadire che la Russia “resta aperta ai negoziati”, però “non vuole una tregua ma la pace, una volta che le sue condizioni saranno soddisfatte e gli obiettivi prefissati saranno raggiunti”. Attualmente, però, “non ci sono i presupposti” perché questo avvenga.

L’operazione speciale, come la definisce il Cremlino, prosegue e sul terreno le truppe russe continuano a erodere lentamente le posizioni ucraine. In particolare, secondo blogger militari, sarebbero a ormai un chilometro e mezzo dalla città di Pokrovsk, importante hub logistico e sede di una miniera di carbone.

Sul fronte opposto, anche l’esercito ucraino ha lanciato nella notte un attacco di droni contro il territorio russo. Le autorità dll’oblast di Belgorod hanno annunciato la morte di una persona.

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Notiziario 13.12.2024, 10:00

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