La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale giovedì in un attacco alla città di Dnipro, nell’Ucraina centro-orientale, secondo quanto riferito dall’aeronautica militare ucraina. È la prima volta che Mosca usa una simile arma dall’inizio dell’invasione, iniziata nel febbraio del 2022.
“Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione russa di Astrakhan”, ha dichiarato l’aeronautica in un comunicato. “È la prima volta. Non abbiamo mai avuto questo tipo di missile prima d’ora”, ha dichiarato all’AFP una fonte dell’esercito. Questo tipo di missile è progettato per trasportare testate nucleari e colpire da migliaia di chilometri di distanza.
Il missile balistico intercontinentale russo che, secondo l’Ucraina, è stato sparato giovedì contro la città di Dnipro era un RS-26 Rubezh, ha riferito il media ucraino Ukrainska Pravda, citando fonti anonime.
Questo missile ha una gittata di 5’800 chilometri, secondo l’Arms Control Association, organizzazione non governativa con sede a Washington, D.C., che si dedica alla promozione del controllo degli armamenti e alla prevenzione della proliferazione di armi nucleari, chimiche, biologiche e convenzionali.
Il Cremlino non ha per il momento commentato la notizia. Mosca ha però dichiarato di aver intercettato due missili da crociera Storm Shadow lanciati dall’Ucraina. Si tratterebbe della prima volta che Kiev impiega queste armi fornite dal Regno Unito contro obiettivi situati in territorio russo.
L'analisi di Andrew Spannaus
Telegiornale 20.11.2024, 20:00
“Escalation in corso”
Nel frattempo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti, ha affermato che una nuova escalation è in corso nel conflitto in Ucraina, con l’amministrazione uscente statunitense di Joe Biden che “continua a gettare benzina sul fuoco”.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito giovedì “un passo provocatorio” che porterà a “un aumento del livello generale del rischio nucleare” l’apertura la scorsa settimana in Polonia di una base americana nell’ambito del sistema Aegis Ashore, un elemento dello scudo antimissile della NATO.
“Questo - ha affermato Zakharova, citata dalla Tass - è francamente un altro passo provocatorio in una serie di azioni altamente destabilizzanti degli americani e dei loro alleati della Nato nella sfera strategica”. Ciò si inserisce, ha aggiunto la portavoce, “nella pratica distruttiva in atto da molto tempo di avvicinare le infrastrutture militari della Nato ai confini russi” per “proiettare il potere americano a migliaia di chilometri dal territorio degli Usa ed esercitare pressione sulla Russia”.
La nuova base statunitense si trova a Redzikowo, nel nord della Polonia, Paese nel quale sono di stanza circa diecimila militari statunitensi.
Sale la tensione
L’Ucraina ha lanciato missili statunitensi ATACMS contro la Russia martedì, dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato l’uso di tali vettori, due mesi prima di lasciare il suo incarico e del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
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Trump ha dichiarato che porrà fine alla guerra, senza specificare come, e ha criticato i miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina forniti da Biden. Le parti in conflitto ritengono probabile che Trump spinga per colloqui di pace, che non si tengono dai primi mesi della guerra, e stanno cercando di raggiungere posizioni forti prima dei negoziati.
Mosca ha ripetuto più volte che l’uso di armi occidentali per colpire il territorio russo lontano dal confine sarebbe una grave escalation nel conflitto. Kiev sostiene di aver bisogno della capacità di difendersi colpendo le basi russe utilizzate per sostenere l’invasione di Mosca.
Gli Stati Uniti hanno chiuso la loro ambasciata a Kiev mercoledì per precauzione, a causa di quella che hanno definito la minaccia di un attacco aereo significativo. Successivamente, hanno dichiarato che l’ambasciata riaprirà giovedì.
Ucraina, vialibera ai missili statunitensi
Modem 19.11.2024, 08:30
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