Quello lanciato su Dnipro non era un missile intercontinentale ma un nuovo tipo di missile balistico ipersonico a medio raggio, con testata non nucleare, chiamato Oreshnik e capace di eludere tutte le difese antiaeree. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin giovedì sera in un intervento in video. Anche un alto responsabile statunitense, interrogato in proposito dall’agenzia AFP, aveva espresso la medesima valutazione. Il bersaglio, come già ipotizzato dai media, era una fabbrica dell’industria aerospaziale ucraina.
Il conflitto in corso da 1’000 giorni - ha detto Putin - “è diventato mondiale” con la decisione di Stati Uniti e Gran Bretagna di autorizzare l’uso contro il territorio russo dei missili ATACMS e Storm Shadow, una possibilità di cui Kiev in questi giorni ha immediatamente fatto uso. “Il nemico non ha però avuto successo”, ha dichiarato il presidente, assicurando che anche queste armi dell’arsenale ucraino non cambieranno l’esito del conflitto.
Tuttavia in questo modo, ha dichiarato l’inquilino del Cremlino, Washington sta spingendo il mondo verso un conflitto globale. Putin ha avvertito che Mosca risponderà in modo deciso e simmetrico a qualsiasi nuova escalation e che si arroga il diritto di colpire eventualmente anche le installazioni militari dei Paesi le cui armi saranno utilizzate contro la Russia.
Riguardo al lancio del nuovo missile, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha poi precisato che gli Stati Uniti, con i quali su queste questioni è stata mantenuta una comunicazione costante, sono stati avvertiti con trenta minuti di anticipo.
Gli USA inviano mine antiuomo all'Ucraina
Telegiornale 20.11.2024, 20:00
L'analisi di Andrew Spannaus
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