La Russia sta cercando di aggirare le sanzioni

La Russia continua ad acquistare beni occidentali, nonostante le sanzioni introdotte dopo l’invasione dell’Ucraina, osserva la NZZ am Sonntag, citando il Servizio informativo della Confederazione che afferma che Mosca ha creato strutture e reti complesse per acquisire beni soggetti a sanzioni, come strumenti industriali di precisione che possono essere utilizzati sia per scopi militari che civili.

La Turchia, la Serbia e la Cina sono i principali snodi della Russia per i suoi acquisti. Le esportazioni svizzere di questi beni verso alcuni di questi Paesi sono aumentate sensibilmente da quando sono state introdotte le sanzioni, osserva il domenicale. La Segreteria di Stato per gli affari economici (SECO), al proposito ha dichiarato che rafforzerà ulteriormente i controlli sulle esportazioni di beni a duplice uso come già fatto nel 2023 per il materiale che viene consegnato alla Turchia.

In particolare Mosca, sempre secondo la NZZ am Sonntag, cerca di *mettere le mani” su macchinari svizzeri sanzionati atti alla produzione di armi di precisione. Secondo i dati riportati dal domenicale asi nota un forte aumento delle esportazioni anche verso la Serbia e l’India dall’inizio della guerra in Ucraina.