Il Governo degli Stati Uniti Obama ha dato oggi, lunedì, il via libera finale che consente alla Shell di avviare, per la prima volta in due decenni, le trivellazioni nell'oceano al largo dell'Alaska nord-occidentale, superando così la dura opposizione e le proteste dei gruppi ambientalisti.
Proprio secondo questi ultimi, le attività per l'estrazione del greggio sono dannose per la fauna locale, che comprende anche specie di animali a rischio di estinzione, già provate dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Tuttavia l'agenzia di controllo ha sostenuto il via libera finale forte delle garanzie fornite dal gigante petrolifero in tema di protezione ambientale e capacità di prevenzione e intervento in caso di rischi.
Stando ai dati del Governo americano, il 20% delle riserve mondiali di gas e petrolio non catalogate si trovano nell'Artico.
ATS/px