La giunta militare thailandese, che ha preso il potere con un colpo di stato la scorsa settimana, ha bloccato temporaneamente il social network Facebook, allo scopo di impedire la circolazione di contenuti “illegali”. La famosa piattaforma virtuale, che in Thailandia conta circa 30 milioni di utenti, è stata irraggiungibile per circa mezz’ora, provocando una gran moltitudine di reazioni su altri social network come Twitter.
"Le proteste vengono organizzate grazie a Facebook"
Il segretario del ministero dell’Informazione, della comunicazione e della tecnologia, Surachai Srisarakam, ha dichiarato, in un’intervista del quotidiano Bangkok Post, di aver ricevuto l’ordine di bloccare il sito direttamente dai militari, poiché molte delle proteste contro il golpe di settimana scorsa erano state organizzate attraverso la piattaforma.
Negli scorsi giorni la giunta aveva organizzato un incontro con i fornitori del servizio internet nazionale durante il quale aveva già espresso l’intenzione di limitare la libertà di espressione online dopo l’oscuramento delle televisioni più politicizzate e di radio locali sostenitrici dell’ex Governo di Yingluck Shinawatra.
ATS/GTa