Il prossimo numero di Charlie Hebdo, che uscirà mercoledì a una settimana dalla strage che ha decimato la redazione del settimanale satirico, includerà "ovviamente" anche nuove vignette su Maometto, sulla politica e sulle religioni. Lo ha anticipato a France Info, Richard Malka, avvocato della pubblicazione.
Da sinistra l'editore capo di Charlie Hebdo Gérard Briard, con il legale Richard Malka e il collaboratore della testata Patrick Pelloux
"Non cederemo in nessun modo, lo spirito di Io sono Charlie significa anche diritto alla blasfemia", ha affermato il legale. L'edizione sarà stampata in un milione di copie (contro le 60'000 attuali) e tradotto in 16 lingue, ha precisato Patrick Pelloux, medico e collaboratore della testata.
Il Marocco vieta le vignette cntro il profeta
Certamente il primo numero del dopo 7 gennaio non potrà essere venduto in Marocco: un portavoce del Ministero della comunicazione di Rabat ha comunicato che sarà vietata la diffusione di qualsiasi giornale straniero dovesse pubblicare caricature del profeta, anche se fosse per solidarietà nei confronti dei vignettisti uccisi. "Non hanno nulla a che vedere con la libertà di espressione, bensì propagano l'odio contro l'Islam e i musulmani".
pon/Reuters