Kamala Harris o Donald Trump? È il momento della verità dopo la campagna presidenziale probabilmente più folle della storia. Negli ultimi mesi è successo veramente di tutto e nelle ultime settimane i due contendenti hanno continuato a darsi del pazzo (o peggio) a vicenda.
“Bye Joe” e l’attentato
In questa corsa alla Casa Bianca c’è innanzitutto la certezza di aver assistito a qualcosa di unico: uno dei due candidati, per di più presidente in carica, che si ritira a così poca distanza dall’election day. Addio Joe Biden, ecco Kamala Harris, appoggiata in fretta e furia dai democratici e chiamata a contrastare un Trump sempre più eroe per i repubblicani. L’attentato a un suo comizio è diventata l’immagine simbolo della sua campagna.
Pugno alto e “fight, fight”, appoggiato da vari miliardari, ma soprattutto da uno degli uomini più ricchi al mondo: Elon Musk. L’ex presidente ha scommesso sugli slogan (su tutti ovviamente il suo MAGA, “Make America Great Again”), dichiarazioni forti e goliardia.
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Il caso Taylor Swift
L’attuale vicepresidente Kamala Harris ha invece incassato l’endorsement degli Obama, sempre molto popolari nell’elettorato, e puntato forte sul sostegno di star di Hollywood o della musica come Taylor Swift. La star mondiale del pop contemporaneo al centro del dibattito ci è giocoforza finita, visto il suo ambito seguito e dato che sono stato create delle immagini che esprimevano un suo presunto sostegno alla causa repubblicana. Tutto falso, lei che si distanzia e da JD Vance (scelto da Trump come suo eventuale vice) viene allora definita una “gattara senza figli”.
In fin dei conti si è trattato di solo uno dei tanti episodi di questa campagna verso le presidenziali in cui vero e falso si sono mischiati continuamente. Chissà se allora, nel risultato finale, potranno avere un ruolo anche gli amici a quattro zampe...
I momenti salienti della campagna 2024
30 maggio: Trump condannato nel processo “Stormy” Daniels
27 giugno: Biden si mostra debole e confuso in un dibattito tv con Trump
01 luglio: la Corte suprema concede un’immunità parziale a Trump
13 luglio: fallito attentato a Trump durante un comizio a Butler, in Pennsylvania
15 luglio: il candidato repubblicano alla vicepresidenza sarà JD Vance
21 luglio: Biden rinuncia alla candidatura democratica e lancia Harris
6 agosto: il candidato democratico alla vicepresidenza sarà Tim Walz
21 agosto: Harris ufficializzata quale candidata dei democratici
10 settembre: dibattito tv Harris-Trump, valutato da molti come un successo della democratica
11 settembre: Swift con un post sui social annuncia che voterà Harris
15 settembre: il Secret Service sventa un possibile secondo tentativo di attentato a Trump
5 ottobre: Trump torna nel luogo del tentativo di attentato e sul palco con lui c’è Musk
20 ottobre: Trump si mette al lavoro in un McDonald’s per prendere in giro l’avversaria
22 ottobre: l’ex capo dello staff di Trump, il generale John Kelly, definisce il repubblicano “un fascista”
26 ottobre: appello di Michelle Obama a ricordarsi delle donne nel voto
5 novembre: è il giorno in cui si chiude il voto
Elezioni USA: i ritratti di Harris e Trump
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USA, una campagna senza precedenti
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