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La corsa verso Downing Street

Due candidati, due soluzioni opposte per fronteggiare la crisi di Governo

  • 4 settembre 2022, 21:01
  • 20 novembre, 15:09
I due sfidanti

I due sfidanti

  • keystone
Di: Lorenzo Amuso 

Le temperature record registrate quest’estate nel Regno Unito sono destinate ad avere una coda, ancor più calda, in autunno. Quando la crisi energetica avrà un impatto dirompente sull’aumento del costo della vita, con bollette per luce e gas persino decuplicate. E con l’inflazione destinata a superare il 13% entro la fine dell’anno, secondo le previsioni della Banca d’Inghilterra.

Era dagli anni ’80 che non si assisteva ad una crisi economica così dirompente, per le famiglie come per le imprese. Un’emergenza che il Governo dimissionario di Boris Johnson non ha saputo arginare. Nell’ultimo mese i 140'000 iscritti al partito conservatore - l’equivalente dello 0,32% della popolazione avente diritto di voto sull’isola - hanno scelto il nuovo primo ministro, che entrerà in carica lunedì 5 settembre. Un ballottaggio a due tra l’ex Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak e l’attuale ministra degli Esteri Liz Truss.

Rishi Sunak, l'enfant prodige

Ormai ex enfant prodige dell’éliteTory, figlio di immigrati indiani, una carriera folgorante nella City prima dello sbarco a Westminster, fino ad un anno fa Sunak pareva il successore naturale di Johnson. Serio e competente, dall’altissima popolarità grazie all’efficace piano di sostegno economico attuato durante la pandemia (forlough), con le sue improvvise dimissioni lo scorso luglio il responsabile delle finanze ha propiziato la caduta del Governo, costringendo alla resa lo stesso Johnson. Una mossa spregiudicata che la base degli elettori Tory non sembra volergli perdonare. Il rimprovero, oltreché per l’alto tradimento, è indirizzato anche all’eccesso rigore fiscale, in un momento di drammatica difficoltà economica.

Liz Truss, un po' Lady di Ferro

Una ricetta opposta a quella prospettata da Liz Truss, che promette un drastico taglio delle tasse nei primi 100 giorni del suo Governo. Ex iscritta al partito liberal-democratico, ex oppositrice della Brexit, arruolata tra i falchi del partito, Truss è riuscita a cogliere meglio lo spirito del tempo, e con esso il malcontento della gente. Figlia di un professore di matematica, cresciuta in un ambiente di sinistra, laurea ad Oxford, sposata con due figlie, se eletta Truss diventerà la terza donna, inquilina a Downing Street, dopo Margaret Thatcher e Teresa May. Tutte uscite dalle fila dei conservatori. E come la Lady di Ferro, sarà chiamata a frenare il declino economico del Regno, schiacciato dal più alto rialzo dei prezzi al consumo tra i paesi del G7. Poco incline al dialogo, men che meno al compromesso, la leadership di Truss verrà subito messa alla prova dalla raffica di scioperi annunciata per settembre: un battesimo di fuoco.

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RG 12.30 dell'1.09.2022 Il servizio di Giancarlo Ciccone

RSI Info 02.09.2022, 18:47

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