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"La risposta non è positiva"

Nel documento statunitense e della NATO nessuna garanzia sulla principale rivendicazione russa, dice Sergei Lavrov

  • 27 gennaio 2022, 13:05
  • 20 novembre, 18:45
Lavrov mentre parla alla Duma

Lavrov mentre parla alla Duma

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Le risposte fornite da Stati Uniti e NATO non contengono "alcuna reazione positiva sulla questione principale", cioè "l'inammissibilità di un'ulteriore espansione della NATO a est, il dispiegamento di armi da attacco che potrebbero minacciare il territorio della Russia". Lo ha detto oggi, giovedì, il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, commentando lo scritto ricevuto la vigilia e che Mosca aveva sollecitato in occasione dell'incontro della scorsa settimana a Ginevra con il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Il capo della diplomazia russa ha denunciato nuovamente l'espansione dell'Alleanza, in barba alle promesse passate. La controparte occidentale si dice disposta al dialogo ma non intende però cedere sulla richiesta di un ritorno alla situazione antecedente il 1997.

Lavrov ha anche indicato che la Russia "non reagirà immediatamente". Quanto ricevuto, ha precisato, "rende possibile un dialogo serio" ma soltanto su "questioni secondarie".

dalla tv

Il Cremlino mantiene sul suo territorio, ma non lontano dal confine ucraino, circa 100'000 uomini che fanno temere un'invasione. Le tensioni rischiano di esacerbare anche il conflitto a bassa intensità ma mai sopito nel Donbass. I separatisti pro-russi hanno chiesto a Mosca mezzi militari più moderni per far fronte alle truppe ucraine e in particolare uno strumento che permetta di contrastare i droni di fabbricazione turca che l'Ucraina ha ricevuto in dotazione lo scorso anno.

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