La terza dose fa discutere

Tutti gli adulti negli Stati Uniti dal 20 settembre potranno ricevere una terza dose di vaccino contro il coronavirus, a otto mesi dalla prima. Secondo il presidente Joe Biden è la migliore risposta per proteggersi dalle nuove varianti, mentre nel Paese i contagi sono al livello dello scorso novembre a causa della Delta.

In Israele la terza dose viene già somministrata dalla fine di luglio, e oggi le autorità hanno abbassato a 40 anni l'età minima per poter ricevere il richiamo. Per ora circa 1,2 milioni di persone hanno ricevuto al terza dose, su una popolazione di oltre 9 milioni. Una strategia che secondo i primi dati starebbe dando risultati incoraggianti, con una migliore protezione per chi ha ricevuto una dose in più.

L'Organizzazione mondiale della sanità sostiene invece che non ci sia necessità di un richiamo e il direttore Tedros Ghebreyesus attacca il principio stesso, sottolineando che ci sono milioni di persone che non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose. Un problema che se non viene affrontato, afferma il direttore, "rischia di prolungare per anni la fase acuta della pandemia, quando potremmo lasciarcela alle spalle in pochi mesi".