Il Governo iracheno ha ordinato all'aviazione militare di dare supporto alle forze curde che stanno pianificando una controffensiva dopo che i militanti dell’IS, lo Stato Islamico (ex Stato Islamico dell’Iraq e della Siria), sono riusciti a prendere il controllo di due città del Nord dell’Iraq, Sinjiar e Zumar, e dei giacimenti di petrolio d’Aïn Zalah. Ieri, domenica, i Peshmerga curdi, per la prima volta, sono stati piegati dai combattenti jihadisti sunniti.
Secondo un comunicato diffuso da questi ultimi, “in centinaia sono fuggiti, abbandonando veicoli, armi e munizioni”. Ora, le Nazioni Unite temono una “tragedia umanitaria”: a Sinjar vivono gli yazidi, una minoranza curdofona che segue una religione preislamica ispirata al zoroastrismo, non tollerata dagli estremisti islamici. Oltre a ciò, decina di migliaia di persone sono in fuga dalla zona.
L'IS a Mosul
All’inizio di luglio, una delegazione del Governo regionale del Kurdistan iracheno aveva chiesto aiuto a Washington per ottenere armi più sofisticate. Non è dato sapere se nel frattempo le avevano ottenute. L’IS, dall’inizio della sua offensiva, è riuscito a conquistare ampi territori dell’Iraq, tra cui Mosul.
AFP/AlesS
RG delle 18.30 del 04.08.14; il servizio di Emiliano Bos