Donald Trump ha ricevuto oggi, mercoledì, alla Casa Bianca il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, la cui ultima visita negli Stati Uniti risale al 2013.
Il diplomatico russo, che poco prima si era intrattenuto anche con Rex Tillerson, ha incentrato i colloqui sulla situazione in Siria, in particolare sulle zone cuscinetto che erano state proposte precedentemente dallo stesso segretario di Stato statunitense. I due non hanno tuttavia parlato di sanzioni, dato che Trump ha confermato il suo interesse nel costruire relazioni "reciprocamente proficue" tra i due paesi.
Al suo arrivo a Washington, il rappresentante di Mosca ha ironizzato sul licenziamento di James Comey, il capo dell’FBI che stava indagando sulle presunte interferenze russe nell’ultima campagna elettorale a stelle e strisce: "Ah è stato mandato via?", ha detto. In precedenza il Cremlino aveva commentato la notizia come "un affare interno" agli Stati Uniti.
E proprio su questo fronte, la giornata politica al Congresso è stata molto tesa: i repubblicani hanno fatto muro contro qualsiasi nuova indagine sulle intromissioni russe, come chiesto invece dai democratici, che hanno sollecitato un procuratore speciale.
E mentre in Parlamento imperversava la polemica sul licenziamento del direttore dell'agenzia investigativa, con i giornali che facevano paragoni tra questo allontanamento e quello del procuratore speciale Archibald Cox durante lo scandalo Watergate, Donald Trump ha ricevuto nello Studio Ovale l'ex segretario di Stato Henry Kissinger, uomo chiave dell'amministrazione Nixon.
Agenda fitta per Donald Trump: ha ricevuto anche Henry Kissinger
Secondo fonti di stampa, il presidente dovrebbe
nominare il nuovo capo del Federal Bureau entro la fine della settimana. Il dipartimento alla giustizia, intanto, ha comunicato che nel frattempo le funzioni di Comey saranno esercitate dal numero due
Andrew McCabe. La nomina dovrà essere confermata dal
Senato.
ats/ap/mamo
Dal TG 20.00