Donald Trump ha nicchiato per un po’ prima di prendere posizione nella vertenza che vede divisi Stati Uniti e Russia in queste ore. Nella serata di venerdì ha dato virtualmente una pacca sulla spalla via Twitter a Vladimir Putin: “Grande mossa ritardare. Ho sempre saputo che è molto intelligente”, ha scritto sul suo profilo.
Il cinguettio si riferisce alla decisione del leader del Cremlino di rinviare eventuali ritorsioni dopo le sanzioni decise da Barack Obama (presidente ancora in carica fino al 20 gennaio) per i cyberattacchi. Putin ha affermato di voler attendere le mosse della futura amministrazione, che sarà in mano al miliardario, prima di fornire un’eventuale risposta.
Giovedì Obama ha annunciato l’espulsione dal territorio a stelle e strisce di 35 diplomatici russi, in conseguenze all’intromissioni di hacker del Cremlino, verificata dai servizi segreti, durante le elezioni presidenziali. Oggi, venerdì, in un primo momento il ministro degli esteri russi Serghiei Lavrov aveva previsto lo stesso trattamento per altrettanti diplomatici americani in Russia, per poi essere smentito, a sorpresa, poco dopo da Putin.
AlesS/AFP
Dal TG12.30: