L'incontro del ministro degli esteri del G7, in corso da lunedì in Italia, non ha trovato un accordo sulle sanzioni contro Russia e Siria, come ha confermato il capo della diplomazia francese, Jean-Marc Ayrault.
Su questo punto aveva particolarmente insistito Boris Johnson, ministro britannico, che aveva messo al centro dell'agenda dei lavori in Toscana, con gli altri diplomatici, proprio questo punto. Il ministro degli esteri Angelino Alfano ha chiesto di "non isolare la Russia" in questo momento.
C'è invece comune accordo sul fatto che il presidente siriano Bashar al Assad difficilmente potrà svolgere un ruolo in futuro nel proprio paese. Con queste premesse il capo della diplomazia americana, Rex Tillerson, volerà martedì pomeriggio alla volta di Mosca per incontrare Valdimir Putin. Incontro che potrebbe anche non avvenire e che è stato preceduto dalle parole di Sergei Lavrov, omologo russo di Tillerson, secondo le quali i rapporti tra USA e Russia non sono mai stati così difficili dalla fine della guerra fredda.
Nella dichiarazione finale del G7 si affronta anche il tema della Corea del Nord e si condannano gli ultimi test missilistici condotti da Pyongyang: "Il programma nucleare e balistico della Corea del Nord pone una grave e crescente minaccia alla pace regionale e internazionale e una violazione del sistema di non proliferazione". I ministri degli esteri chiedono dunque alla leadership nordcoreana di "implementare pienamente tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU".
Reuters/ATS/sdr
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