Velivoli militari, non si sa se appartenenti all'aviazione locale o a quella russa, sono decollati venerdì sera dalla base siriana colpita poche ore prima da missili statunitensi, verosimilmente per bombardare obbiettivi nella zona di Palmira, a dimostrazione che almeno la pista è rimasta integra.
La tensione tra il Cremlino e la Casa Bianca ha raggiunto livelli allarmanti in giornata, tanto più che a Washington ci si è detti pronti a replicare, qualora il regime di Damasco riprovasse a fare uso di armi chimiche, come, pare ormai assodato, è successo venerdì a Kahn Sheikhoun.
Mosca ha replicato annunciando l'interruzione della linea diretta attivata per prevenire incidenti, coordinando le operazioni contro le postazioni dell'organizzazione fondamentalista Stato islamico.
AFP/dg
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