"Il regime siriano è l’unico responsabile di questo sviluppo". Sono le parole usate dal segretario generale della NATO, commentando l’attacco statunitense contro la base area di Shayrat, nella provincia di Homs, avvenuto nella notte fra giovedì e venerdì e che ha causato morti e feriti.
"L’Alleanza", ha affermato Jens Stoltenberg, "considera l’uso di armi chimiche come una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali". Il presidente statunitense Donald Trump ha deciso di entrare in azione dopo il raid chimico di martedì, in cui sono morte decine di persone, imputato proprio al Governo di Assad.
Usati missili Tomahawk
Questa mossa ha scatenato immediate reazioni di condanna, da parte della Russia e dell’Iran, e di sostegno. Dall’Europa, compatte
Francia e Germania nell’appoggiare Trump, così come l'Italia e il Regno Unito. La Turchia ha espresso il suo supporto, ribadendo il timore di nuove ondate di migranti. Anche la
Svizzera ha preso posizione, chiedendo l’intervento delle Nazioni Unite. Ieri, giovedì,
Carla del Ponte si è espressa proprio sull’operato dell’organizzazione, incapace, a suo dire, di trovare una soluzione.
Il presidente siriano Bashar al Assad, in una strigata presa di posizione, ha definito l’attacco "irresponsabile".
Reuters/AlesS
Dal TG12.30
Le reazioni al bombardamento americano
Telegiornale 07.04.2017, 14:30