Oltre 150 aziende statunitensi, soprattutto dei settori legati alle nuove tecnologie, hanno preso posizione contro la politica anti immigrazione di Donald Trump.
Per sostenere le loro argomentazioni si sono rivolte a una corte d’appello della Virginia con l’obiettivo di annacquare il decreto presidenziale di marzo “che procura danni alle imprese americane e all’insieme dell’economia". La corte deve esprimersi sulla legalità del decreto che vuole vietare l’entrata negli USA di cittadini di 6 paesi musulmani.
Un giudice delle Hawaii aveva bloccato il decreto di marzo. La lettera, firmata da 162 capi azienda fra cui Facebook, Google, Amazon, Microsoft, Intel, Hewlett Packard, eBay sostiene che la loro competitività, con le norme di Trump, sarebbe compromessa.
afp/mas