Le autorità italiane hanno tratto in arresto mercoledì mattina Paolo Arata, ex consulente della Lega per l'energia ed ex deputato di Forza Italia, e suo figlio Francesco. Sono accusati di corruzione, riciclaggio e intestazione fittizia di beni.
Secondo gli inquirenti i due, già indagati da mesi per un presunto giro di mazzette all'interno della regione Sicilia, sarebbero soci occulti di un importante imprenditore trapanese dell'eolico, ritenuto dai magistrati tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro.
Si tratta di una nuova bufera giudiziaria che si abbatte sulla Lega, dopo la vicenda che in aprile aveva travolto Armando Siri, ex sottosegretario ai trasporti e consigliere economico del vicepremier italiano Salvini, indagato per corruzione. Un’inchiesta, quest'ultima, che vedeva coinvolto anche Arata, finito nel mirino dei magistrati dell'antimafia di Trapani che indagavano proprio sui suoi rapporti con il faccendiere siciliano dell’energia eolica.