Saad Hariri, la principale personalità sunnita del paese, ha ricevuto oggi (giovedì) dal neoletto presidente Michel Aoun l'incarico di formare il nuovo Governo libanese. Il compito del premier non si annuncia facile: il conflitto nella vicina Siria divide profondamente il panorama politico del paese. Hariri è un nemico giurato di Bashar el Assad e durante le consultazioni condotte da Aoun è stato plebiscitato da tutte le forze politiche tranne quelle vicine a Damasco, come Hezbollah, le cui truppe combattono fianco a fianco con l'esercito siriano. Lo stesso capo dello Stato, per quanto cristiano, è alleato degli sciiti.
Saad Hariri
Figlio 46enne dell'ex primo ministro
Rafik Hariri, assassinato nel 2005, Hariri è contestato anche dai "falchi" del suo fronte, che ne criticano la linea morbida. È particolarmente atteso il suo discorso di insediamento, che dovrà essere un capolavoro di equilibrismo politico e affrontare la questione del finanziamento del tribunale internazionale chiamato a giudicare gli autori dell'attentato contro suo padre.
In Libano la tradizionale spartizione del potere, una regola non scritta, prevede che il presidente sia maronita, mentre le guide di Esecutivo e Legislativo rispettivamente sunnita e sciita.
pon/AFP