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Libia, conti in crisi per il petrolio

Le esportazioni sono crollate dopo l'occupazione di porti e zone di produzione. Il Governo taglia progetti e consuma le riserve della banca nazionale

  • 31.03.2014, 18:19
  • 06.06.2023, 14:31
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Le entrate statali sono crollate praticamente a zero

  • KEYSTONE

La Libia sta consumando le riserve economiche della banca centrale e cancellando diversi progetti di miglioramento dell’infrastruttura nazionale per superare la crisi di bilancio scatenata dall’occupazione di diverse infrastrutture petrolifere che hanno ridotto le entrate statali quasi a zero.

Le esportazioni di petrolio libico sono scese al di sotto dei 100'000 barili al giorno, da un massimo di oltre un milione, dopo che gruppi armati hanno preso il controllo di due importanti campi petroliferi, andando ad aumentare i problemi causati dal blocco di alcuni porti nell’Est del paese da parte di gruppi ribelli che rivendicano un’autonomia regionale.

Un crollo dello Stato nei prossimi mesi sembra improbabile, grazie alle riserve di valute straniere accumulate. La stabilità del paese dipenderà però dalla possibilità di continuare a pagare i numerosi sussidi, che riguardano cibo, trasporti e servizi, eredità dell’epoca Gheddafi.

REUTERS/sf

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