Un infermiere tedesco, già condannato per la morte di due pazienti, è ora sospettato di averne uccisi altri 84 tra il 2000 e il 2005. La notizia è stata fornita alla stampa dal capo della polizia di Oldenburg (nord) sottolineando come il caso sia il primo del genere nella storia della Repubblica federale tedesca.
L’uomo, che negli anni ha lavorato in strutture diverse, operava sempre allo stesso modo: somministrava alle sue vittime overdosi di medicine, soprattutto in fase di rianimazione. In oltre 30 casi, Niels Hoegel dice di ricordarsi delle iniezioni letali. Gli inquirenti temono che il numero di ricoverati finiti nella sua perversione fatale potrebbero anche essere di più. Il 40enne ha chiesto scusa per le sue azioni e ha spiegato di aver agito per "noia" e che sfidava se stesso nel tentativo poi di rianimare i pazienti indotti alla morte.
Era stato incastrato nel 2005 quando un collega lo scoprì con una siringa in mano non prescritta nella clinica di Delmenhorst.
AFP/AlesS