L'infermiere lucernese che tra il settembre 1995 e il giugno 2001 uccise 22 anziani in tre cantoni della Svizzera centrale, deve restare in prigione. Le autorità giudiziarie hanno respinto una richiesta di liberazione condizionale.
La conferma è stata data martedì dal responsabile dell'Ufficio cantonale dell'esecuzione delle pene, Stefan Weiss. L'uomo, che può ancora inoltrare ricorso, era stato condannato nel 2006 al carcere a vita.
Le vittime avevano tra i 66 e i 95 anni e molte di loro soffrivano di demenza senile. L'ex infermiere aveva ucciso i pazienti, somministrando loro dosi eccessive di tranquillanti o soffocandoli con sacchetti di plastica.
Dopo l'arresto, aveva sostenuto di aver ucciso per compassione di fronte alla sofferenza dei malati, ma anche come reazione all'eccessivo carico di lavoro, suo e dei colleghi.
ATS/CaL