L'attore Lino Banfi è stato nominato rappresentante italiano nella commissione dell'UNESCO in sostituzione di Folco Quilici, documentarista e scrittore, attivo nella divulgazione naturalistica (scomparso il 24 febbraio del 2018), che ricopriva il ruolo di referente per la comunicazione. Lo ha annunciato il vicepremier Luigi Di Maio all'evento del Movimento 5 Stelle sul reddito di cittadinanza. La commissione è l'organismo che promuove l'attività dell'agenzia ONU in Italia, composto da funzionari ed esperti indicati dai ministeri.
L'annuncio della nomina di Banfi ha scatenato l'ironia dell'altro vicepremier italiano, Matteo Salvini: "Lino Banfi va bene. E Jerry Calà? E Renato Pozzetto? E Umberto Smaila?", ha commentato Salvini, citando altri personaggi dello spettacolo diventati famosi, come Banfi, anche per aver interpretato ruoli comici in B movie entrati, tra l'alto, grazie ad attrici come Edwige Fenech e Barbara Bouchet, nell'immaginario collettivo.
Anche l'opposizione ha reagito negativamente, sottolineando la singolarità della scelta. "Lino Banfi è un attore divertente e una persona perbene ma appare difficile comprendere le ragioni per cui abbia ottenuto un incarico all'UNESCO. La competenza è ancora un valore. Possibile che in un Paese come l'Italia non vi sia una figura più indicata e meritevole di ricoprire questo ruolo? Con questa ennesima boutade, il M5S certifica la sua enorme difficoltà politica e il tentativo di distrarre l'opinione pubblica dai suoi disastri: siamo passati dalla guerra alla Francia, all'allenatore nel pallone all'UNESCO", ha dichiarato la senatrice del Partito Democratico Vanna Iori, riferendosi alle polemiche del Govenrno italiano con Parigi e a uno dei tanti B movie interpretati da Banfi, "l'allenatore nel pallone", appunto.
Ansa/M. Ang.