È stato un dibattito molto animato quello tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen in vista del secondo turno delle presidenziali francesi, con i due candidati che si sono attaccati a vicenda su temi dalla Russia all’economia, dal clima all’Europa, con accuse di non dire la verità, frequenti interruzioni e reazioni stizzite.
Le ostilità si sono aperte con un attacco di Le Pen sul bilancio, in particolare economico, dei 5 anni di presidenza di Macron, che a sua volta ha accusato di presentare un programma senza capo né coda.
Il tono si è ulteriormente alzato parlando della guerra in Ucraina, con il presidente uscente che ha accusato l’avversaria di dipendere dal potere russo. Le Pen ha risposto di essere “una donna assolutamente libera” e di sostenere un’Ucraina che non sia sottomessa a Stati Uniti, Russia o Unione Europea.
Proprio sulla questione europea i due candidati si sono scontrati nuovamente, con Macron che ha preso di mira l’affermazione della rivale di voler riformare l’Europa dall’interno, definendola una volontà camuffata di lasciare l’UE. Le Pen ha risposto di volere una Commissione europea che rispetti la sovranità delle nazioni.
Sulle pensioni, tema caldo che aveva portato a manifestazioni in Francia, Le Pen ha proposto un modello flessibile, con la pensione per chi inizia a lavorare prima dei 20 anni a 60, mentre Macron prevede di ritardare la pensione di 4 mesi ogni anno fino ad arrivare ai 65 anni nel 2031.
Lo scontro è continuato sul clima: il presidente uscente ha bollato come non fattibile la strategia di uscita dai combustibili fossili basandosi solo sull’energia nucleare. La candidata del Rassemblement National ha accusato Macron di aver sprecato anni prima di cambiare la sua posizione sull’atomo.
La fine del dibattito ha visto ancora un duro attacco, quando Le Pen ha confermato di voler bandire il velo nei luoghi pubblici, una decisione che secondo Macron porterebbe a una guerra civile.
Macron-Le Pen, i dibattiti del passato
Telegiornale 20.04.2022, 22:00