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"Maduro non deve governare"

Il presidente venezuelano è pronto per il suo secondo mandato, ma i paesi del "Gruppo di Lima" sono contrari: "Elezioni illegittime"

  • 5 gennaio 2019, 10:06
  • Ieri, 23:20
00:28

Not 7.00 del 5.1.2019 - Gruppo Lima contro Maduro

RSI Info 05.01.2019, 09:18

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Di: NOT/ATS/Bleff 

Il "Gruppo di Lima" (una rappresentanza di vari paesi sudamericani, più il Canada, fondata l'anno scorso nella capitale peruviana con l'obbiettivo di risolvere la "crisi venezuelana") hanno accentuato le pressioni sul presidente venezuelano Nicolas Maduro. Secondo il ministro degli esteri peruviano, cofirmatario di una comune dichiarazione di intenti, "il processo elettorale da cui ha avuto origine l'elezione di Maduro non si è basato sulle garanzie e gli standard internazionali necessari per un processo libero, giusto e trasparente".

Nicolas Maduro in conferenza stampa a Caracas

Nicolas Maduro in conferenza stampa a Caracas

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Nella riunione tenutasi venerdì, quasi tutti gli Stati membri del Gruppo (ovvero Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Panama, Paraguay, Perù, Guyana, Saint Lucia, con l'esclusione del Messico) hanno reso noto che non riconosceranno il secondo mandato di sei anni del presidente, che dovrebbe iniziare il 10 gennaio. I paesi hanno firmato una dichiarazione per coordinare eventuali misure contro Caracas. Il Messico, che aveva firmato precedentemente tutti i documenti del "Gruppo di Lima", si è rifiutato questa volta di farlo, nell'ambito della politica di "non intervento negli affari di altri Stati" propugnata dal nuovo presidente Andrés Manuel López Obrador.

Il gruppo oppositore "Frente Amplio Venezuela Libre", inoltre, ha rivolto un appello ai venezuelani ad "appoggiare in modo aperto" l'Assemblea nazionale e respingere la "usurpazione del potere" da parte del presidente Maduro durante la cerimonia di avvio del secondo mandato presidenziale.

Anche l'Organizzazione degli Stati americani (OSA) si è unita al coro: il suo presidente, il salvadoregno Carlos Calles Castillo, ha convocato a Washington una sessione straordinaria del Consiglio per giovedì. Scrive il segretario dell'Organizzazione, l'uruguaiano Luis Almagro, su Twitter: "Sollecitiamo la comunità internazionale a disconoscere Maduro, ad astenersi dal fornire aiuto finanziario e militare. Esortiamo i pm della Corte penale internazionale ad accelerare le indagini sui crimini di lesa umanità, come illustrato da un Rapporto ufficiale dell'OSA e denunciato da sei Paesi americani".

Il ministro degli Esteri del Venezuela, Jorge Arreaza, dal canto suo, ha duramente criticato i paesi del gruppo, sostenendo che "si sottomettono al volere del presidente degli Stati Uniti Donald Trump", e "ricevono ordini dal suo Segretario di Stato, Mike Pompeo".

02:16

Paesi del Sudamerica contro Maduro

Telegiornale 05.01.2019, 21:00

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