"Vinciamo con il 68% dei voti, con 47 punti di distanza dal candidato che mente", ha dichiarato lunedì Nicolas Maduro, nel suo primo discorso dopo l'annuncio della sua rielezione.
Riferendosi all'oppositore Henri Falcon che ha dichiarato di non riconoscere la legittimità del voto, il presidente del Venezuela ha sottolineato: "Non c'è più onore; non c'è molto che ci si possa aspettare da questa opposizione".
"Disconosciamo questo processo elettorale. Lo dico con responsabilità e non per questo me ne andrò domani dal paese", ha scritto nel frattempo l’ex governatore Falcon sul suo canale Twitter ufficiale. "Siamo obbligati a denunciare che non sono stati rispettati gli accordi sottoscritti fra i candidati e il Consiglio nazionale elettorale (CNE)”, ha affermato, aggiungendo come sia necessario convocare nuove elezioni.
Il tasso di affluenza ufficiale, assestato al 46%, è crollato rispetto alle presidenziali del 2013, quando fu del 79,69%, e alle politiche del 2015 (74,17%). Inoltre, Maduro ha perso 1,7 milioni di voti dalla sua prima elezione quando si impose su Henrique Caprile per poco più di 200’000 voti (1,49%).
ATS/AnP/Notiziario 6.00