La cancelliera tedesca Angela Merkel ha informato i vertici dell'Unione cristiano-democratica (CDU) che, dopo le pesanti perdite elettorali in Assia, non intende puntare a una rielezione alla presidenza, che era prevista al congresso in programma a inizio dicembre. Nel contempo ha anche confermato la sua uscita dal Bundestag alla fine della legislatura in corso, azzerando l'eventualità di un nuovo cancellierato nel 2021, ed escluso la possibilità di assumersi, in prospettiva futura, qualsiasi ruolo in Europa.
Il ministro dell'Interno Horst Seehofer, leader della CSU, ha commentato il ritiro della cancelliera dai vertici della CDU affermando che "è un peccato" mentre Christian Lindner, a capo dei liberali-democratici (FDP) ha dichiarato che per la Germania "sarebbe meglio che ci fosse un altro leader a capo del Governo. L'Esecutivo così, non è più stabile".
La Merkel è alla presidenza della CDU fin dal 2000 e il fatto di rinunciarvi dovrebbe dare inizio alla competizione interna al partito conservatore per la successione al cancellierato. Non si sono fatti attendere del resto i candidati che puntano chiaramente alla sua poltrona. Già lunedì in mattinata, l'ex capogruppo CDU Friedrich Merz ha dichiarato che si sente pronto a candidarsi alla presidenza durante il congresso della formazione conservatrice. Gli ha fatto eco l'attuale ministro della Salute, Jens Spahn, che secondo l'agenzia di stampa germanica DPA si candiderà alla presidenza della CDU al congresso di dicembre.
Il percorso politico di Angela Merkel
Angela Merkel non si ricandiderà
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