E' salito ad almeno 90 morti il bilancio del fortissimo terremoto di 8,2 gradi che venerdì ha colpito il Messico. Nel solo stato di Oaxaca le persone che hanno perso la vita sono 71. Lo riporta la BBC, citando funzionari delle autorità locali.
Mentre ora dopo ora si aggiorna il bilancio delle vittime, ad angosciare i messicani rimangono le repliche alla mega-scossa - circa 300 nelle ultime 24 ore, alcune delle quali molto forti - che non hanno mai smesso di martellare il centro e la zona montagnosa del Sud-Est del paese.
Esiste la possibilità che la terra possa tremare di nuovo con un'intensità molto forte, come sottolinea, quasi come un mantra, il presidente Enrique Pena Nieto. E lo stesso fanno anche le autorità di Oaxaca, Chiapas e Tabasco, i tre stati più colpiti dal sisma "più potente degli ultimi cento anni".
A martoriare in queste ore il paese non c'è però solo il post-terremoto: a Veracruz, dove venerdì il sisma aveva fatto sentire tutta la sua potenza, l'impatto dell'uragano Katia ha provocato due morti per una frana.
ATS/M. Ang.