"È stato un sisma fortissimo, a mezzanotte, la scossa è durata circa un minuto e venti secondi. È suonato l'allarme e la ho visto tantissima gente scendere in strada spaventata. Io ho solo guardato di sotto": è il racconto di Gianfranco Arnoldi, ticinese che dal 1956 vive in Messico dove ha creato una catena di pasticcerie e cioccolaterie. Di terremoti nella sua vita ne ha già sperimentati altri, il paragone è con quello violentissimo del 1957, dal bilancio ben più tragico.
La popolazione è preparata, due volte all'anno si fanno esercitazioni, spiega Arnoldi. Dopo la fuga, tutti sono rientrati nelle abitazioni, in attesa delle repliche "che arrivano sempre, anche se meno forti". "La gente ora si è chiusa in casa, c'è una grande calma, in strada non circola nessuno", precisa.
Nella capitale dove il ticinese vive non ci sono segni di distruzione: "Non ho visto nessun casa crollata", racconta, "solo qualche vetro". Pochi minuti dopo il sisma si sono levati in volo gli elicotteri per verificare la situazione.
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