Miami, si aggrava il bilancio

Con il recupero di tre corpi nella notte, è salito ad almeno 4 morti il bilancio del crollo - nella notte su giovedì - di un edificio di 12 piani di Surfside, nei pressi di Miami. Un bilancio che potrebbe ancora aggravarsi di molto, perché si contano ora 159 dispersi, ha reso noto la prima cittadina della contea di Miami Dade, Daniella Levine Cava. Per loro ci sono ancora speranze, malgrado la gravità dei danni e l'aspetto compatto delle macerie, che però si affievoliscono con il tempo e "ogni minuto conta".

Il sindaco della cittadina, Charles Burkett ha promesso che "non ci si arrenderà". Le squadre di soccorso continuano a scavare senza sosta e dandosi il cambio, anche con l'ausilio di cani. I feriti sono numerosi, 35 persone hanno potuto essere tratte in salvo nelle prime ore dopo il disastro.

Le cause del crollo sono ancora ignote. Il complesso delle Champlain Towers South, costruito nel 1981 con 130 unità abitative, era stato ispezionato di recente. Si era constatato che, per effetto della zona umida in cui era stato realizzato, negli anni '90 era sprofondato di qualche millimetro. Non abbastanza da causare il disastro, ma forse per contribuirvi, stando a un esperto della Florida International University.

Ospitava persone provenienti da ogni parte del mondo, venute a godersi il sole e la spiaggia della costa della Florida, alcune per una notte, altre per la vita: una coppia argentina con la loro figlia, paraguayani, ebrei ortodossi dalla Russia,... tutti sorpresi nel sonno dalla catastrofe.