L’acqua alta, come ciclicamente accade da secoli, nei giorni scorsi ha di nuovo separato il Mont-Saint-Michel dalla terra ferma della Normandia. L’isolotto tidale, ossia collegato al continente da un tombolo, un lembo di sabbia periodicamente sommerso dall’alta marea, ha fatto di questo particolare fenomeno, uno dei principali motivi di attrazione turistica della località. Ogni anno è meta di 3,2 milioni di persone che visitano il villaggio, l’abbazia e la chiesa dedicata all’Arcangelo San Michele.
Numerosi immobili che vi sorgono sono classificati come monumenti storici e l'intero sito è classificato come tale nel suo insieme dal 1862. Dal 1979 il Mont-Saint-Michel fa parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Lo spettacolo della trasformazione della roccia in isola legato all’alta marea, diventato piuttosto raro a causa dell’insabbiamento della baia, è tornato ad essere più frequente dal 2014 quando sono stati completati i lavori di risanamento nell’ambito dei quali la vecchia diga stradale di accesso è stata sostituita dal nuovo ponte-passerella.