Vesna Vulovic, la hostess serba che entrò nel Guinness dei primati dopo essere sopravvissuta a un crash aereo nel 1972, è morta a Belgrado all’età di 66 anni per cause che restano da stabilire.
Il 26 gennaio del 1972 la donna si trovava su un velivolo della compagnia di bandiera iugoslava JAT che esplose in volo sopra Srbska Kamenice (allora Cecoslovacchia) a causa di una bomba piazzata dal gruppo nazifascista croato Ustase, e precipitò per 10'160 metri senza paracadute. Fu l’unica dei 28 passeggeri presenti a bordo a essere ritrovata viva tra le macerie.
A salvarla fu la sua bassa pressione
Riportò numerose fratture, ma dopo un coma di 27 giorni e 16 mesi passati in ospedale in riabilitazione, fu in grado di raccontare la sua storia: "Non sono fortunata. Tutti lo pensano, ma si sbagliano. Se io fossi fortunata, non avrei mai avuto questo incidente", ha sempre dichiarato.
Il suo coma durò 27 giorni
Secondo gli esperti, a salvarla fu la sua bassa pressione, che la fece svenire quasi immediatamente, impedendo così al suo cuore di esplodere a causa dell’estrema variazione della pressione atmosferica che subì in pochi minuti.
mrj