"London Bridge is down". Quando questa frase in codice verrà sentita dal primo ministro britannico il verdetto sarà univoco: Elisabetta II è morta. Lo rivela il Guardian che in un articolo illustra anche tutto il complesso meccanismo che scatterà in seguito.
Nonostante la sovrana più longeva non dia segni di cedimento, Oltremanica non vogliono infatti farsi trovare impreparati. Così da anni, e a tutti i livelli, c’è chi si prepara al fatidico giorno.
Dopo aver informato il numero uno del Governo, gli altri 15 paesi dove Elisabetta è capo di Stato e tutte le capitali degli Stati del Commonwealth, l’operazione London Bridge proseguirà con l’invio di una notizia lampo all'agenzia di stampa britannica e ai media di tutto il mondo simultaneamente. Visti i frenetici tempi "social" attuali non è più prevista la tradizionale esclusiva dell’annuncio per la BBC.
Alcuni rituali resteranno però gli stessi: un funzionario reale vestito a lutto esporrà un avviso ai cancelli di Buckingham Palace. In quelle ore infine inizierà la preparazione dei solenni funerali in onore della sovrana, in base ad un piano dettagliatissimo che viene periodicamente aggiornato.
ATS/dielle