Quaranta bambini della minoranza religiosa degli Yazidi sono morti negli ultimi giorni nel nord dell'Iraq mentre fuggivano con le loro famiglie dalla città di Sinjar, conquistata da miliziani dello Stato islamico (IS). Tra le cause principali dei decessi, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) elenca le conseguenze dirette delle violenze, come pure le difficile condizioni sanitarie in cui si sono trovati durante la fuga.
Sinjar, che si trova un'ottantina di chilometri a ovest di Mosul, verso il confine con la Siria, è tra le principali località irachene abitate dalla minoranza degli Yazidi, seguaci di una religione pre-islamica, vicina al zoroastrismo. Migliaia di civili sono fuggiti domenica quando la cittadina è caduta nelle mani dei jihadisti sunniti, che già a Mosul hanno espulso tutti i cristiani e compiuto atti di violenza contro gli sciiti.
Sono 25'000 i bambini bloccati con le loro famiglie sulle montagne intorno a Sinjar e che hanno bisogno urgente di assistenza umanitaria, compresi acqua potabile e servizi sanitari, secondo quanto comunicato dall’UNICEF.
RedMM/ansa/mrj