A poche settimane dalle elezioni federali in Germania, Elon Musk torna a mettere entrambi i piedi nel piatto della politica tedesca, con una tribuna libera pubblicata dalla Welt am Sonntag (il domenicale della conservatrice “Die Welt”) in cui l’uomo più ricco del mondo ribadisce il sostegno all’estrema destra di Alternative für Deutschland.
Il suo intervento è seguito da un editoriale del nuovo direttore del giornale, Jan Philipp Burgard, che prende le distanze dal miliardario americano, affermando che “anche un genio si può sbagliare”. Ma l’operazione non è comunque piaciuta alla responsabile degli editoriali del giornale, Eva Marie Kogel, che all’indomani della pubblicazione ha annunciato le sue dimissioni. Lo ha fatto con un post sul social media che un tempo si chiamava Twitter e che Musk ha ribattezzato “X”, trasformandolo in uno strumento fondamentale per la vittoria di Donald Trump alle presidenziali USA dello scorso novembre.
Nell’articolo sulla Welt am Sonntag, Musk loda la politica di immigrazione controllata, di riduzione delle imposte e di deregolamentazione del mercato promessa dall’AfD e definisce ingiusto definirlo un partito di estrema destra, perché la capolista, Alice Weidel, convive con una donna originaria dello Sri Lanka.
E’ la seconda volta che il patron di “X”, della Tesla e di molto altro interviene nella campagna elettorale tedesca. Il 20 dicembre aveva scritto sul suo social network che “solo l’AfD può salvare la Germania”. Musk è prossimo ad assumere di fatto responsabilità importanti nel nuovo governo degli Stati Uniti, il che rende i suoi interventi nella politica di un altro Paese particolarmente pesanti.
Die Welt è di proprietà dell’editore Axel Springer, che pubblica anche la Bild, il tabloid più letto in Germania.
Elon Musk, possibili origini svizzere
Telegiornale 14.11.2024, 20:00
Indignazione in Germania
La Kogel non è l’unica a non avere digerito le nuove esternazioni del miliardario USA. Le dimissioni della giornalista sono la punta di un iceberg di malessere che si è formato nella redazione intorno all’opportunità di pubblicare l’editoriale. Ma le reazioni negative non vengono dalla sola redazione.
L’associazione dei giornalisti tedeschi ha protestato formalmente contro “la pubblicità elettorale” che Die Welt ha deciso di offrire all’AfD. E a livello politico è un diluvio di commenti tra il preoccupato e l’indignato, che si spingono fino ad invocare il boicottaggio della Tesla o di X, peraltro alle prese da mesi con una emorragia di utenti e contenuti.
E’ il caso del ministro per le questioni digitali della Baviera, Fabian Mehring, che annuncia l’abbandono del social network, facendo notare come peraltro Musk abbia deciso di sostenere un partito che nega il cambiamento climatico ed è contro le auto elettriche.
Anche il direttore della campagna dei verdi, Andreas Audretsch, è indignato: “non dobbiamo permettere agli Elon Musk di questo mondo, allo stato cinese o ai troll russi di minare la nostra democrazia”.
Le critiche non mancano anche da ambienti conservatori. Per il capogruppo ad interim della CDU al Bundestag, Jens Spahn “non abbiamo bisogno di estremisti di destra, teorici del complotto e antisemiti per avere meno regolamentazione, una fine dell’immigrazione illegale e politiche energetiche meno ideologiche”.
I sondaggi danno l’AfD al 19% delle intenzioni di voto dei tedeschi per lo scrutinio del 23 febbraio, davanti ai socialdemocratici, seconda solo alla CDU-CSU.
Steinmeyer era stato profetico
“L’influenza esterna è un pericolo per la democrazia: sia quando è nascosta, come di recente nelle elezioni in Romania, sia quando è aperta e palese, come avviene attualmente in modo intenso sulla piattaforma X”.
Lo ha detto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier il 27 dicembre, nel discorso con cui ha annunciato le elezioni anticipate. Il riferimento, pur senza citarlo, all’endorsement che Elon Musk aveva fatto all’AfD il 20 dicembre.
“La scelta elettorale spetta esclusivamente ai cittadini tedeschi aventi diritto di voto”, ha sottolineato Steinmeier, lanciando poi un appello a tutti i partiti affinché conducano una campagna elettorale corretta e trasparente.
Musk nella squadra di trump, rischio conflitto di interessi?
SEIDISERA 13.11.2024, 18:00
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RG 12.30 del 17.12.2024 La diretta di Walter Rauhe
RSI Info 17.12.2024, 16:55
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