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NSA, il Senato ci riprova

La Camera alta degli Stati Uniti, dopo la decadenza delle norme del "Patriot Act", si pronuncerà oggi su un nuovo progetto di legge

  • 2 giugno 2015, 08:06
  • 7 giugno 2023, 09:15
La controversa agenzia di intelligence ha adesso le "mani legate"

La controversa agenzia di intelligence ha adesso le "mani legate"

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Un disegno di legge destinato a porre fine alle estese raccolte di dati da parte della National Security Agency (NSA), per rimpiazzarlo con un programma di sorveglianza più mirato. È su questo che si pronuncerà oggi - martedì - il Senato americano, dopo la decadenza di quelle norme del "Patriot Act" che consentivano alla NSA di procedere a sistematiche registrazioni di dati telefonici.

La Camera alta del Parlamento statunitense non è stata infatti in grado di accordarsi su un testo sostitutivo, entro la scadenza-limite della mezzanotte di lunedì. Ne è così scaturito un vuoto legislativo senza precedenti; col risultato che la discussa agenzia di intelligence si trova, giuridicamente, con le mani legate.

Il leader dei repubblicani nel Senato USA, Mitch McConnell

Il leader dei repubblicani nel Senato USA, Mitch McConnell

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Ora però il Senato ci riprova e un voto avrà così luogo alle 17.00, ora svizzera, secondo quanto preannunciato da Mitch McConnell, capogruppo dei senatori repubblicani.

La mancata approvazione in Senato delle norme del "Patriot Act" è stata intanto commentata dalla Casa Bianca - attraverso il suo portavoce Josh Earnest - come un fatto tale da tradursi in "rischi non necessari per il paese, i cittadini e la sicurezza nazionale".

ATS/ARi

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