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Nave cargo USA colpita da un missile Houti

Ne ha dato notizia l’agenzia britannica per la sicurezza marittima: a bordo un incendio ma nessun ferito - Le forze armate americane attribuiscono l’attacco ai ribelli yemeniti

  • 15 gennaio, 15:58
  • 15 gennaio, 17:57
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I ribelli Houthi avevano lanciato un razzo domenica

  • Keystone archivio
Di: ATS/RSI Info

Una nave è stata colpita da un missile balistico al largo dello Yemen. Lo ha reso noto lunedì l’agenzia per la sicurezza marittima britannica. Il comando combattente unificato USA (United States Central Command) ha attribuito l’attacco, avvenuto alle 14.00 (ora svizzera, le 16.00 ora locale) ai militanti Houti. A seguito dell’accaduto, almeno sei petroliere si sono allontanate oggi dal Mar Rosso meridionale.

La nave colpita, secondo la società britannica per la sicurezza marittima Ambrey, sarebbe un cargo USA, battente bandiera delle Isole Marshall. Secondo le forze armate USA si tratta della M/V Giblatar Eagle. A bordo sarebbe scoppiato un incendio, ma non ci sarebbero feriti e l’imbarcazione sarebbe in grado di proseguire la navigazione.

L’imbarcazione “è stata colpita dall’alto da un missile” a sud-est alla città portuale di Aden nel sud dello Yemen, aveva riportato in precedenza sul proprio sito senza ulteriori dettagli la United Kingdom Maritime Trade Operations, che monitora in traffici nel Mar Rosso.

Sempre lo United States Central Command, gli Houthi avrebbero in precedenza lanciato un altro missile, attorno alle 12.00 (ora svizzera), che ha fallito il volo ed è caduto a terra nello Yemen (senza causare danni, né feriti).

Domenica pomeriggio gli Houthi avevano lanciato un razzo verso una nave da guerra USA in risposta ai raid anglo-americani in Yemen contro le postazioni del movimento filo-iraniano.

A causa degli attacchi le navi cisterna hanno iniziato ad evitare la zona a rischio. Le Forze marittime combinate (CMF) guidate dagli Stati Uniti con sede in Bahrein, già lo scorso venerdì hanno avvertito tutte le navi di evitare lo stretto di Bab el-Mandeb, all’estremità meridionale del Mar Rosso.

Con le sei petroliere che hanno cambiato rotta oggi, un totale di almeno 15 navi ha allungato il percorso circumnavigando l’Africa ed evitato il Mar Rosso, come mostrano i dati di tracciamento di LSEG e KPLER, riferisce Times of Israel. La deviazione implica che la tratta allunga il percorso fino a 3 settimane.

I proprietari di navi cisterna, tra cui Torm, Hafnia e Stena Bulk, hanno affermato che eviteranno Bab el-Mandeb, mentre Euronav ha ribadito la sua sospensione temporanea dei transiti attraverso il Mar Rosso.

Yemen, USA e GB attaccano gli Houthi

Telegiornale 12.01.2024, 20:00

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