Le autorità giudiziarie turche hanno aperto un'inchiesta nei confronti di Selahattin Demirtas, accusando il politico filocurdo d'istigazione alla violenza e di turbamento dell'ordine pubblico, fatti risalenti al 2014.
Il numero uno del Partito democratico del popolo, considerato uno dei grandi vincitori delle legislative di giugno, rischia fino a 24 anni di prigione. E' stato anche grazie al successo della sua formazione (13% dei favori, 80 eletti in Parlamento) che i conservatori islamici non sono riusciti a mantenere la maggioranza assoluta. Da allora è diventato uno dei bersagli privilegiati del presidente Recep Tayyip Erdogan, che lo incolpa di sostenere il terrorismo. Lui ha risposto al capo dello Stato, affermando che sta cercando di gettare la nazione nel caos in modo da poter riportare i cittadini alle urne e ottenere lo sfuggitogli controllo del Legislativo.
Intanto, l'aviazione di Ankara ha continuato anche giovedì a martellare le postazioni dei ribelli del PKK nell'Iraq settentrionale, questa volta come rappresaglia all'attacco di un convoglio militare nel sud-est del paese, costato la vita a tre uomini. Da tempo non si registrava una tale intensità negli scontri tra i due campi: negli ultimi dieci giorni, considerando solo le perdite turche, sono costati la vita a otto soldati, quattro poliziotti e un civile.
RG delle 18.30 del 30.07.15; gli ultimi aggiornamenti dalla Turchia con Filippo Ciucciu
RSI Info 30.07.2015, 20:51
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AFP/dg