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Nessuna tregua all'acciaieria Azovstal

Putin intima la resa nell'acciaieria-bunker per consentire l'uscita dei civili - Armi sempre più potenti impiegate in Ucraina

  • 6 maggio 2022, 01:05
  • 20 novembre, 15:59
Immagine d'archivio

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  • Keystone
Di: ATS/ANSA/Red.MM 

Doveva essere il primo di tre giorni di cessate il fuoco, annunciati dalla Russia per permettere i corridoi umanitari dall'Azovstal. Ma nell'acciaieria-bunker gli scontri tra le forze assedianti e gli ultimi difensori ucraini di Mariupol non si sono mai fermati.

"L'assalto continua. I difensori mantengono il controllo della fabbrica sotto pesanti bombardamenti. Il nemico usa aerei, artiglieria e fanteria", ha riferito nella serata di giovedì il reggimento Azov, denunciando le promesse tradite dal Cremlino. Che, però, assicura che l'ordine sulla tregua resta in vigore e i corridoi "funzionano".

"La Russia è ancora pronta a garantire un'uscita sicura dei civili", ma "le autorità di Kiev devono ordinare" ai militari "di arrendersi", ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una telefonata con il premier israeliano Naftali Bennett, organizzata per gettare acqua sul fuoco delle polemiche scatenate dalle parole del ministro degli esteri Sergei Lavrov sulle presunte origini ebraiche di Hitler, per cui, secondo l'ufficio del premier israeliano, il leader di Mosca si è scusato.

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"Le prime armi che possono fermare il nemico arriveranno in gran numero alla fine di maggio o a inizio giugno", ha spiegato dal canto suo Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, indicando che un'eventuale risposta militare su larga scala non potrà quindi iniziare prima di metà giugno.

01:16

Notiziario 06.00 del 05-05-22: annunciata una tregua per l'Azovstal

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