Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha deciso di ritirare la sua richiesta di immunità parlamentare nel contesto che lo vede incriminato in tre inchieste giudiziarie. Il caso doveva essere dibattuto alla Knesset proprio in giornata.
In un comunicato il premier ha spiegato di “voler mandare in frantumi tutte le accuse sproporzionate” sottolineando che non permetterà ai suoi rivali politici di usare questa vicenda per ostacolare “l’opportunità storica” che sta conducendo, riferendosi al piano di pace proposto dal presidente statunitense Donald Trump che sarà presentato oggi, martedì.
RG 12.30 del 28.01.2020 La corrispondenza di Michele Giorgio
RSI Info 28.01.2020, 14:20
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Netanyahu è sottoposto a esame giudiziario dallo scorso 21 novembre per corruzione, frode e violazione della fiducia in tre occasioni diverse. Il capo del Governo israeliano e la moglie sono sospettati di avere accettato regali per un valore di 265'000 dollari da parte del produttore hollywoodiano Arnon Milchan e dal magnate australiano James Parker.
Oltre a ciò, Netanyahu è pure sospettato di avere tentato di limitare la copertura mediatica della vicenda da parte del quotidiano Yedioth Ahronoth, esercitando pressioni sul proprietario della testata. Delle accuse che il diretto interessato ha definito infondate, affermando di essere vittima di una caccia alle streghe.
Netanyahu formalmente incriminato per corruzione
Telegiornale 28.01.2020, 21:00